domenica 31 ottobre 2021

Il Leccio

 



Al parco delle Valli, tramite il progetto di forestazione urbana e con l’adozione di alcuni alberi qui https://concadororoma.blogspot.com/2018/12/buon-compleanno-albero-seconda-edizione.html la notizia, abbiamo messo a dimora anche delle querce in particolare Leccio. Sempreverde ossia che non perde mai le foglie, con origini nel bacino del Mediterraneo. Si adatta bene a ogni esposizione, poco resistente alle basse temperature. Crescita media portamento è eretto con chioma globosa e può raggiungere anche dimensioni fino a 20 metri e 15 di larghezza, i fiori sono amenti penduli di colore giallo tenue, visibili in maggio. Da settembre a ottobre sono presenti sulla pianta i frutti che sono di tipo ghianda. La sua corteccia è grigia quando la pianta è giovane che diventa poi nerastra e finemente screpolata in piccole placche persistenti di forma quasi quadrata. Le foglie sono di colore verde scuro, di forma ovata, nella parte superiore sono lucide e scure, nella parte sotto invece sono molto chiare e tendenti al grigio. Esse sono persistenti, semplici, con lamina coriacea, di forma ellittico/lanceolata o ovoidale, con margine intero o dentellato.  Il leccio è una quercia molto robusta, con radici che vanno in profondità e che fanno di essa una pianta resistente alla siccità. Di aspetto davvero imponente il leccio riesce a resistere anche all’inquinamento e alle potature. La moltiplicazione del Quercus Ilex si effettua tramite seme, che si trova nelle ghiande. In autunno queste raggiungono la completa maturazione e possono essere raccolte e seminate in vaso non oltre due mesi. Le piantine risultanti dovranno poi essere trapiantate nel terreno e messe a dimora in circa tre anni: per garantire un'ottima crescita è importante effettuare la pacciamatura con sostanze ricche di materiale organico.

Le malattie che affliggono il leccio sono principalmente da alcuni tipi di insetti (Cerambice, Filossera della quercia) che non solo sono dannosi per gli alberi andando ad insidiare la struttura interna del tronco, ma sono anche urticanti per uomini e animali come la processionaria della quercia.

Il leccio può venire attaccato inoltre anche da funghi come l'Oidio della quercia, che interessa la chioma e le foglie che diventano secche, accartocciate e biancastre.

Nei periodi caldi, come l’estate (tra giugno e settembre) innaffiare una volta settimana (anche due volte va bene) mentre maggio una volta ogni 10 giorni.

Questo albero nel parco delle Valli si trova in varie parti, dall’entrata di via Val D’ala, fino all’entrata del mercatino Conca D’Oro. 
















Nessun commento:

Posta un commento