Nel parco delle Valli è possibile imbattersi nella presenza di un riccio, un animale molto importante per l’equilibro della biodiversità del parco della valli e della riserva naturale dell’Aniene.
Il riccio, da non confondersi con il porcospino o istrice, è un mammifero della famiglia erinaceide, lo si riconosce subito dai suoi aculei pungenti (circa 6000 per ogni esemplare adulto), e dal musetto molto simpatico.
In caso di pericolo oltre ad appallottolarsi le sue spine diventano dritte, per proteggersi da possibili attacchi di predatori.
Le dimensioni sono tra i 25 e 27 centimetri ed un peso sotto ai 2 chilogrammi, con una coda di circa 3 centimetri ed un l’olfatto ed udito molto ben sviluppati.
Si nutre di invertebrati come lumache, lombrichi, ragni, scorpioni, rettili, anfibi e piccoli mammiferi come i topi. Durante la caccia, che avviene spesso di notte, può percorrere fino a 3 chilometri.
E’ possibile trovare nel parco delle Valli e nella riserva naturale, anche delle tane, buche di circa 50 cm ricoperte soprattutto d’inverno di foglie secchie e muschio.
Come per altre specie, anche il riccio va in letargo nei mesi autunnali ed invernali, in particolare da novembre ad aprile, e l’aspettativa di vita è di circa 8 anni.
La riproduzione avviene in estate con la femmina che dà alla luce i piccoli tra giugno e settembre dopo una gestazione di 40 giorni. In alcune circostanze possono verificarsi due nidiate all’anno, ognuna tra i 3 e 6 cuccioli. Anche dopo lo svezzamento, i cuccioli rimarranno con la madre per diversi mesi.
I cuccioli nascono senza aculei, nudi, bianchi e inizialmente ciechi. Solo dopo qualche giorno gli aculei fuoriescono ma diventano rigidi e pungenti trascorso un mese. E verso i 2-3 mesi imparano finalmente ad appallottolarsi per difendersi dai predatori.
Ricordiamo che il riccio in Italia è una specie protetto; quindi, è severamente vietata la caccia o tenerlo in cattività.
Se lo incontriamo al parco delle Valli, evitiamo il contatto, ammiriamolo, fotografiamolo, ma rispettiamolo lasciandolo in tranquillità, essendo anche un animale molto importante per gli equilibri della biodiversità e cacciatore anche di topi.